giovedì 26 giugno 2008
Finalmente fa caldo, ma tanto, ma tanto caldo!
Dopo una'ssenza prolungata (pausa di riflessione?) eccomi qua a rimpiangere la primavera, di fronte a quest'estate che, lo so, passerà in un attimo. E' l'estate che aspetto fin da novembre, ma per me il momento più bello è quello della sua imminenza: calcolare le tappe del suo approssimarsi dalle diverse fioriture che colorano "questo mondo pieno di grigio": le forsizie ancora nel cuore dell'inverno e poi via via il glicine, le rose, i gelsomini, azalea e rododendo, l'oleandro...
Estate dunque!
Certo mi godrò il mare, certo mi godrò le lunge serate sulla terrazza calabra a giocare a carte, mangerò, nuoterò, mi abbronzerò. Respirerò il più possibile gli odori del bergamotto e del gelsomino e, girando per le vie di un paesino trasandato e imbruttito dall'edificazione selvaggia (è sparito il meraviglioso giardino che proprio al centro del paese consentiva l'ingresso a pochi eletti in un paradiso terrestre ed ai passanti riservava la visione di incredibili piante dal sapore esotico: indimenticabile l'alto banano con i suoi fiori carnali e i caschi zeppi di frutti) cercherò di trovare le tracce di un'altra vita, di un'altra Nina.
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