martedì 25 agosto 2009

Figli

Quando non penso a voi con le parole
ma solo col pensiero primordiale
sempre nella mia testa c'è animale
la vostra presenza accanto a me

Figli oramai cresciuti
lontani allontanati
voi abitate
mondi a me sconociuti

...e il sole del mattino non fa sconti
a illuminar tramonti!

Qui la vita si allenta
si perde la fatica
e col pilota automatico innescato
arranco nelle mie giornate
inseguendo ragioni
ascoltando canzoni

Al crocevia dei rancori
impavida gestisco
in equilibrio tremulo
speranza e malumori

Sul bordo al limitare
le intirizzite piume sto a spulciare

Quando va male aspetto
sospendo le intenzioni
abbasso le emozioni
sto acquattata
ha da passà a nuttata.

4 commenti:

  1. "Bonu tempu e malu tempu non dura tantu tempu".E cosi ,anche la nottata passerà,e alla luce del nuovo sole,le idee volano,superano ostacoli,muri,come liberi gabbiani.Qualche piuma vola anch'essa,con gli incubi della notte,ma il sole scalda e asciuga,tutto, e si riprende il cammino.
    Niente è più "nostro" di un figlio,ma niente ci appartiene di meno!
    Ciao,Nina, e buona vita!

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  2. Come sempre hai colto l'essenza di ciò che volevo dire:hai ragione, con i figli è proprio così, ed è anche un bene. In fondo ognuno deve misurarsi con la propria vita.
    Un abbraccio e a ritrovarci presto

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  3. Un figlio...quanto ci sarebbe da dire...!

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  4. ciao Stella!
    benvenuta da queste parti
    Nina

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