Un caro saluto a tuttigli amici di blog ed anche ai passanti occasionali.
Parto per la mia agognata vacanza al mare che spero mi ritempri nello spirito e nel corpo.
Conto molto sulle nuotate e le passeggiate di primo mattino per rinvigorire le mie stanche membra.
Vi seguirò saltuariamente da postazioni occasionali e in ogni caso vi porterò nei miei pensieri.
Belle cose per tutti voi e arrivederci
Nina
giovedì 14 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
'U coriceddu
Quandu vidivanu a so fotografia
mmenz’e carti di Arconti
supra a to’ scrivania
tanti ti domandavanu
Ma comu
non era chiddu d’a gran tirannia?
E tu riduliavi e nci cuntavi:
'U coriceddu tremava comu fogghja
cori battenti d’omini ntanati…
A sira a rradju chi faciva scrusciu
cu buci rutta di luntanu parrava:
"I Tedeschi assediaru a Stalingradu!"
pariva chi cchiù nenti li fermava
Mala jenìa, ferocia senza fini
rrivata nfinu aundi u nosciu cori
battiva comu fussi primu amori.
U hjatu fermu e senza zirriari
a vita noscia comu potiva stari
ancora viva
e mi si chiama vita…?
Si dda paccìa vinciva
cchjù non si riparava la ferita.
Iddu i fermau e rihjatammu fora
e cumbattimmu e cumbattimu ancora...
E po’ riduliandu tu dicivi
chi nta vita du n’omu e nto so cori
nci su ricordi a littira di focu
E puru si t’accorgi dell’errori
e chi non era oru ciò chi luci
puru u penseru resta un pocu duci.
Quando vedevano la sua fotografia
tra le carte di Arconti sulla tua scrivania
tanti ti domandavano "Ma come?
non era quello della gran tirannia?"
non era quello della gran tirannia?"
e tu un po' ridevi e raccontavi:
Il nostro cuore tremava come foglia
cuor che batteva di uomini acquattati
di sera la radio tra tanti rumori
con voce rotta da lontano parlava
"I tedeschi hanno assediato Stalingrado"
pareva che più niente li fermava...
Mala genìa, ferocia senza fine
giunta fino dove il nostro cuore
batteva come fosse primo amore.
Trattenendo il fiato senza poter parlare
la nostra vita come poteva continuare
ad essere chiamata ancora vita?
Se quella follia vinceva
più non si riparava la ferita.
Lui li fermò e tornammo a respirare
e combattemmo e combattiamo ancora...
E infine sorridendo poi dicevi
che nella vita d'un uomo e nel suo cuore
ci son ricordi a lettera di fuoco
e pure se t'accorgi dell'errore
e che non sempre è oro ciò che luce
pure il pensiero resta un poco dolce.
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