mercoledì 13 giugno 2012

LO STAGE

- Ahia, brutto scemo, ma perché mi hai spinto? 
- No! Dammela, è mia!
- Metti giù la mia ELAH liquirizia!
- Ti ho detto che è mia, l’ho portata io!
- Non me ne frega niente chi l’aveva portata. E io, allora, non avevo portato la “Pinza”?
Pinza, che razza di nome per un dolce (che si chiami così perché a mangiarlo ti attanaglia le budella?)
Che poi non è un vero dolce ma una specie di mattonella (anzi un mattone) fatta con pane vecchio, uvette e pinoli. 
Tipo tradizione povera: da queste parti ne vanno matti  e ogni casa ha la sua ricetta ma a me non piace: troppo informe, troppo pesante, troppo povero. Insomma la sua Pinza (lo ammetto, la zeta è sorda) faceva schifo, se lo volete sapere.
Io faccio di quei dolci… Anzi li facevo. Anzi li feci. Li ebbi fatti.
Mi sembra un tempo stra-passato-remoto, eppure non è un mese che ho fatto il mio ultimo Tiramisù.
Sono in un angolino in alto e me ne sto qui appollaiata come un uccellaccio a guatare torvamente i miei ex amici, anzi i miei compagni di avventura o per meglio dire di disavventura.
Il primo giorno di primavera…
E magari durerà fino alla fine dell’estate.
Francesca Con i Capelli Lunghi (ragioniera aspirante ballerina) e Michele (studente universitario fuori corso aspirante giornalista) si stanno accapigliando per l’ultima caramella alla liquirizia.
Sono gli ultimi due ad avere ancora energie da spendere. Che scemi a sprecarle così.
Gli altri sono ormai tutti stremati.
Matilde (impiegata dell’Enel aspirante scrittrice) è stata la prima ad andare fuori gioco. Del resto lei ha brontolato fin dall’inizio.
Paola (maestra d’asilo alle soglie del matrimonio aspirante burattinaia) era già gracile di suo. Tanto buona! All’inizio, quando ci siamo resi conto di essere intrappolati in questa ex scuola di merda, andava da uno all’altro piagnucolando: Non è possibile, non è possibile… prova di nuovo la maniglia…
Quella lì, da quando è presa dai preparativi della nuova casa, una maniglia te la ficca sempre dentro (o te la tira fuori). Irritante!
Guarda Agostino (conduttore 1 nonché titolare dell’agenzia Latuttopratiche) non avrei mai creduto che ce la facesse ancora. Fa un timido tentativo di mettere pace tra i due.
Su ragazzi, chiudete gli occhi e immaginate di essere in un posto bellissimo... rumori di cascata, cinguettio di uccelli, frusciar di fronde… (Ma va’ all’inferno!) …fuori non c’è niente di terribile. Non siamo prigionieri, siamo qui per una nostra libera scelta.
A questo accenno Luciano (conduttore 2 nonché creativo milanese) da lungo lungo che era per terra, tira su la testa:
Provate a scrivere su un foglio di carta tutte le cose negative che vi sono successe stamattina… poi le bruceremo assieme in un rito purificatorio…
Lo interrompe Alessandra (professoressa d’italiano aspirante regista teatrale). Si fa avanti piano, le gira la testa. Con una voce bassa fredda e terribile dice:
Smettila di dire cazzate. Siamo in questa gabbia da sette giorni. A quale mattina ti riferisci?
Io sto sempre là a guardarli dall’alto. In effetti sono quella che ha resistito meglio. Mi pare di aver mantenuto il controllo della situazione. Ho capito quello che devo fare.
Devo rimanere lucida e pensare a salvarmi, almeno io. Mi dispiace per loro ma pazienza, si saranno sacrificati per una buona causa.
Sarebbe un vero peccato rimanere qui, fregata, solo perché Francesca Con i Capelli Corti (barista, Aspirante attrice) ha voluto fare l’eroe, anzi l’eroina e non ha voluto che accettassimo di trattare, quando ce n’era ancora la possibilità.
La coerenza… i principi… i valori…
Ma da dove se n’è uscita, ma chi ci crede?!
Per fortuna io so cosa fare. Non ho perso la testa, io.
Io osservo, studio, ragiono.
Poco fa sono andata in bagno, mi sono arrampicata sul cesso e ho appiccicato l'orecchio alla bocchetta dell’aria. Ciò che ho captato dall'altra parte mi ha illuminato. Ora so. So cosa devo fare. So che lo farò.
Sto perfezionando le  mosse per non destare sospetti tra i miei (a questo punto ex) compagni. In fondo chi non lo farebbe? Qualche piccolo compromesso, dico io, qualche piccolo, irrilevante, inevitabile tradimento…C’est la vie!


Ci tengo a precisare che l'Io narrante di questo racconto è confinato nei limiti dello Stage da cui, pur non trovando apparenti ostacoli, non può  uscire.

Faccio questa precisazione caso mai qualcuno dovesse pensare che la "Pinza" non mi piace: in realtà è buonissima!

36 commenti:

  1. Un saluto, coinvolgi molto quando scrivi.Complimenti.

    RispondiElimina
  2. Ciao Cavaliere
    ieri il pomeriggio è stato turbolento: lampi tuoni e grandine con i cani che avevano paura e litigavano tra di loro. Comunque è andata e oggi c'è il sole.
    Buona giornata anche a te!

    RispondiElimina
  3. Riri, grazie, che piacere.
    Spero di averti fatto sorridere
    ciao

    RispondiElimina
  4. Ciao Nina, sto a casa di mia figlia, torno domani alla base e tra nipoti e cose varie..per ora ti lascio un grosso saluto e bacio...ma ritornerò a leggerti con la dovuta attenzione che sempre susciti.
    Ciao!

    RispondiElimina
  5. Ciao Nina,bellissimo testo,molto coinvolgente,mi piace anche come parte l'inizio,riesci sempre ad emozionarmi,grazie,buona serata.

    RispondiElimina
  6. Cara Nina .
    E davvero piacevole leggerti .E si! che un sorriso lo ha strappato anche a me! :-) Credimi mi ci voleva proprio adesso . Un bacione Lina

    RispondiElimina
  7. Un bel pezzo di bravura!atmosfera un po surreale,-o troppo reale?-
    E che personaggi,tutti aspiranti qualcosa,ma le aspirazioni costano poco e non fanno male a nessuno.O no? insinui un dubbio,sul finale..
    Grande Nina.

    RispondiElimina
  8. Achab, il tuo commento mi gratifica molto. Ti ringrazio di cuore
    un abbraccio

    RispondiElimina
  9. ciao Rosy, ti auguro un buon rientro dopo una bella trasferta!
    A presto

    RispondiElimina
  10. Mia cara Lina, sono contenta di averti fatta sorridere e spero che tutto ti vada sempre per il meglio!
    Grazie della tua presenza
    Un abbraccione

    RispondiElimina
  11. Cara Chicchina, grazie, sei davvero troppo buona e per me è un piacere essere letta e commentata da te.
    E' un racconto che ho scritto (a mia volta nel corso di uno stage - anni fa ne frequentai molti) ispirato a un film di Luis Buñuel del 1962: "L'Angelo sterminatore".
    Condivido la tua lettura: la situazione è surreale ma egoismo e mancanza di scrupoli della protagonista sono realissimi.
    A presto

    RispondiElimina
  12. Cara Nina, leggendo questo tuo racconto..ho avuto l'impressione che davvero le tue parole fossero intrecciate..ma poi sono cosi bene intrecciate tra loro che mi hanno ipnotizzata.
    Il surreale cara Nina sai meglio di me che non raramente si accosta di molto al reale.
    Questa è la vita.
    Sei sempre bravissima e coinvolgente
    Ti abbraccio e ti auguro un fine di settimana.

    RispondiElimina
  13. ciao cara Rosy, grazie delle tue parole, ti abbraccio

    RispondiElimina
  14. Gianna Nina sono a Bova stamattina ho tentato col computer sai che sono inesperta aspetto la tua venuta per imparare qualcosa. Ho letto l'ultimo tuo racconto "lo stage", sempre coinvolgente, ma per me strano. Bene, se ricevi questo commento fammelo sapere.Teneramenteterry

    RispondiElimina
  15. Bravissima Teneramenteterry: ti leggo forte e chiaro,
    vedi che a furia di provarci?
    Il raccontino è strano, concordo. Sappi che è autobiografico ma solo in parte...

    RispondiElimina
  16. Un caro saluto da Torino, pian piano sto leggendo i post precedenti...sei così come scrivi..genuina.

    RispondiElimina
  17. Ciao cara Nina, leggo sempre volentieri i tuoi scritti, li trovo coinvolgenti e belli, quest'ultimo molto particolare. Brava come sempre :-) Con affetto, Nora*

    RispondiElimina
  18. ciao Nora, grazie, ricambio i complimenti per il tuo modo di scrivere che, come sai, mi piace molto!

    RispondiElimina
  19. Eh, questi aspiranti...
    Ho sentito riecheggiare a tratti il Palahniuk di Cavie, in questo tuo racconto... :-))

    Accidenti al mio blogroll, però: mi sono accorto solo adesso che avevi postato qualcosa di nuovo. Perdonami per il ritardo.
    Un abbraccio grande!

    RispondiElimina
  20. Ciao Nick,
    in realtà il raccontino si ispira a un film di Bunuel del '62, mentre non conosco (ancora) il testo di Cavie. Ne prendo nota: frequentarti è un'ottima occasione per scoprire scrittori non ancora incrociati ma che sicuramente meritano di essere letti.
    Un abbraccio grande anche a te!
    Nina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per onestà devo precisare che Cavie riecheggiava più per l'argomento, che non per la scrittura, che ho trovato tutt'altro che eccelsa. Scrivi meglio tu... :-))

      Elimina
  21. Prova a guardare anche il film "the hole" di nick halm (o un nome del genere!), però questa è una versione super thriller, non ha niente di poetico/sarcastico/visionario...
    Certo che sono sempre molto belle, le cose che scrivi, complimenti!

    RispondiElimina
  22. ciao amica Lady, proverò a cercare quel film.
    Muchas gracias
    hasta luego

    RispondiElimina
  23. Una fantasia debordante ... Ottima cosa! Tra tutti questi aspiranti , mi sono sentita un po' soffocare compresa la "Pinza" che assomiglia molto al pandoro genovese che è una "mattonata" pazzesca, ma ci sono molti a cui piace... De gustibus... Buona domenica amica mia ..all'aria aperta e al fresco( sarà solo un'illusione?!?!)

    RispondiElimina
  24. In effetti oggi c'è una tale afa che pur con le finestre aperte, di aria fresca non ce n'è.
    In ogni caso l'umore e buono e l'estate avanza.
    Felice di ricambiare il tuo augurio.
    Sei forse di Genova? Sai che in un periodo della mia vita (non c'ero mai stata) me la sognavo di notte?. Poi la "conobbi" in occasione della famosa manifestazione del 2001... Prima o poi ci tornerò.
    ciao

    RispondiElimina
  25. Grazie della tua visita Nina e ti auguro un sereno e felice week end.

    RispondiElimina
  26. Nick grazie, un complimento molto gradito!

    RispondiElimina
  27. grazie Cavaliere ricambio di cuore

    RispondiElimina
  28. Bel raccontino adattissimo per una commedia brillante. La protagonista una vera viperetta che attinge consigli origliando nei gabinetti... Hahahahah! Stessa fonte ispiratrice del berluska.
    Ciao simpaticona, buon weekend.

    RispondiElimina
  29. ciao Adamus, contenta di averti fatto sorridere. Buon week end anche a te.

    RispondiElimina
  30. grazie di cuore, Cavaliere. Ricambio saluto e augurio.

    RispondiElimina
  31. Grazie per la gradita visita e ti auguro una serena domenica.

    RispondiElimina

Post più popolari