Una precisazione: giuro e spergiuro che trattasi di invenzione e di pura fantasia!
(nel caso mio marito, che non ha mai frequentato questo blog, dovesse inopinatamente capitare da queste parti)
(nel caso mio marito, che non ha mai frequentato questo blog, dovesse inopinatamente capitare da queste parti)
Io
non faccio niente.
Chiaro che lavoro, ma che vuoi che sia? Non è che mi ammazzi. Non lascio niente indietro, faccio tutto ciò che devo al meglio che so fare, ma non è che questo mi impegni un granché. E poi dico che mi piace essere spremuta come un limone: almeno non mi annoio.
Chiaro che lavoro, ma che vuoi che sia? Non è che mi ammazzi. Non lascio niente indietro, faccio tutto ciò che devo al meglio che so fare, ma non è che questo mi impegni un granché. E poi dico che mi piace essere spremuta come un limone: almeno non mi annoio.
A
casa mi occupo un po’ della casa e più che altro di cucinare (veramente negli
ultimi tempi, da quando mio suocero è venuto ad abitare con noi, cucino un po’
di più, cena per cena e pranzo per l’indomani quando sarò al lavoro) ma
dopotutto…
Ok,
ok… ogni tanto accetto qualche altro impegnuccio
lavorativo. Quando mi capita, insegno nei corsi per adulti: materie non particolarmente
allettanti, sia chiaro. Conoscenze e competenze mutuate dal lavoro principale.
Non mi pagano molto ma siccome che il mio lavoro sarebbe stato quello dell’insegnante,
soprattutto mi piace farlo e non mi stanca.
Curo
anche l’orto, non lo nego, ma solo d’estate. E bado alle piante ma solo perché
mi sono indispensabili per vivere.
Solo
raramente mi butto in qualche impresa, ma molto meno di un tempo. In
passato ne facevo di cose, ve lo giuro, ma ora la pigrizia mi invade
sempre di più e ho un bel dirmi che devo rimettermi in carreggiata, darmi una mossa, smetterla di giocare al
computer, che sono un pessimo esempio in famiglia e per le future generazioni!
Comunque, tanto per dimostrare che la coscienza mi rimorde, sto organizzando col mio amico Agostino un corso per imparare a fare le riprese con la telecamera e il montaggio dei video. E Poi forse in primavera riparto con un altro corso... Si vedrà!
Chi
invece non si risparmia è mio marito. Tanto che è sempre stanco. Lui è stanco per contratto.
Pur
essendo in pensione da più due anni, poverino, le incombenze familiari non gli
danno tregua.

Caricare
la lavapiatti, poi, per mio marito è una scienza esatta che presuppone alte
conoscenze idraulico-ingegneristiche delle quali io sono totalmente digiuna.
Perciò, se mi viene il ghiribizzo di metterci dentro i piatti dopo mangiato,
dovrò accettare, va da sé, la sua intransigente supervisione.
La
scienza è scienza!
E
la scienza meteorologica?
Aggiornatissimo
anche in quella: legge le previsioni del tempo su internet almeno una decina di
volte al giorno (tra un’uscita e l’altra)
e devo confessare che poi, il più delle volte, ci acchiappa.
Certo
non ha vita facile, anche perché deve assolvere ad una esemplare funzione
educativa sia nei confronti di nostra figlia, che al momento abita più o meno
dalle nostre parti, che di suo padre (al quale oltre a predicare tutto il santo giorno il giusto
stile di vita, deve anche urlare dato che è sordo come una campana) che con me
che, lo ammetto, sono piuttosto indisciplinata e neghittosa e appena ho un
attimo di tempo mi metto a giocare a ruzzle. E tutto questo lo stanca, lo
snerva, lo esaurisce, lo assorbe totalmente (ha una missione da compiere, lui!)
e non gli consente di coltivare quegli interessi, quelle passioni che pure
avrebbe, come no, ma che momentaneamente soddisfa con l’acquisto di manuali e
strumenti tanto più sofisticati e ingombranti quanto inutilizzati…
Scendo in campo con tanto di banda e bandiere a difesa del maschio: TUO MARITO E' UN GENIO!
RispondiEliminaMa anche tu non scherzi.
Complimenti a questa splendida coppia.
Un caro saluto (marito permettendo),
aldo.
Caro Aldo, grazie di essere sempre così attento e presente. E ti ringrazio anche di ciò che dici: volevo essere spiritosa e non astiosa e mi pare che tu lo abbia colto!
RispondiEliminaA presto
Quale sarebbe quell'interessedi tuo marito per il quale compra manuali e strumenti?
RispondiEliminaIo non so cosa sia Ruzle e faccio la spesa, il letto, spolvero e spazzo e tutti i giorni faccio da mangiare e mi tocca anche inventarlo che non so mai cosa fare.
Riconoscoche come marito sarei non c'è male
garantisco io.
Sarebbe la fotografia, precisamente stamparle. Abbiamo anche sacrificato un buon angolo di casa perché ci si è fatto la camera oscura che in sette anni avrà usato 4 volte...
RispondiEliminaComplimenti alla tua signora...
PS ruzzle è un gioco basato sulle parole, molto divertente. Lo si trova anche su facebook dove si chiama zuffle. Io ormai sono nella cetagoria "drogati"
Anche io da ragazzo sviluppavo foto, avevo un meopta opemus stardard o 3, non ricordo bene, è una cosa bellissima che mi ha preso per una decina d'anni.
EliminaSolo tu potevi descrivere con tanta eleganza ed ironia un tipo di menage familiare,molto più diffuso di quanto non crediamo!!
RispondiEliminaPenso a tutte le sfumature pastello dei capi ,quando escono dall'oblò della lavabiancheria.Sulla filosofia della lavastoviglie poi,non mi ci addentro neanche,sono una frana.
Però,metti che un giorno o l'altro capiti anche a te di andare in pensione,sarà complicato rivedere l'organigramma della giornata .Un saluto e la mia solidarietà,a tutti e due,siete fantastici.
Ciao Chicchina,
RispondiEliminanon sai quanto ho esitato prima di pubblicare il post, perché temevo di apparire rancorosa. Per fortuna l'ironia e l'autoironia mi sostengono sempre.
Ti confido che mi sento in dirittura d'arrivo e che la pensione ormai la vedo così vicina che quasi la tocco, sempre che qualche benemerito di turno non si inventi di risolvere le sorti dell'Italia ancora una volta allontanandomela.
Devo dire che a volte me lo chiedo anch'io come si farà, se quel giorno arriverà.
Però penso che c'è sempre Bova come ottima scappatoia all'intasamento del traffico domestico.
Un abbraccione!
Certo che se scrivessi il mio di menage, mio marito vincerebbe il primo premio in fatto di aiuto in casa. Assolutamente zero, ma anch'io non sono rancorosa, perchè lui mi recita
RispondiEliminale poesie, mi spiega la politica, in teoria si interessa di tutto in casa. Ultimamente cerca
su google tutte le canzoni degli anni 50 e 60 , se le copia su un quaderno e dopo pranzo
mi canta qualcuna: Yuma, Signorinella, la Paloma, Parlami d'amore Mariù, Tango della gelosia, Granada, Verde Luna ecc, ecc. Ha una bella voce, perciò è gradevole, ma aiuto manuale zero, e se glielo ricordo, si offende di brutto. Come si dice: A ciascuno il suo.
Lo conosco, infatti! Lui avrebbe il primo premio, confermo.
RispondiEliminaPerò a me, per quel suo lato fanciullo e per l'entusiasmo che ha per la vita, fa simpatia e tenerezza. Certo che tu sei l'unica adatta a lui!
Non per dare ragione a tuo marito; riempire la lavastoviglie è una vera scienza,precisa te lo dice una che per imparare ce ne ha messo..
RispondiEliminaHai fatto bene a pubblicare il blog serve anche a questo, nel senso che..ci siamo messi di impegno a rendere la vita reale un vero soffocamento, almeno qui ci riposiamo. Pure io gioco su FB a Candy Crush e mi diverto. Buonanotte ciao
In effetti qui vedo che tutti tifano per lui!
EliminaDunque meglio così, almeno non mi sento troppo in colpa.
Oggi poi per lui è una giornata difficile quindi...forza Carlo!
P.S. se capirò come si f a giocare ai tuoi giochi ci proverò. Io adesso sono tutta presa su zuffle da: paroliere, trivia e scarabeo... Ciao
Eliminaeheh... so per esperienza di famiglia che spesso il "contributo" dei pensionati recenti alle faccende domestiche è tanto volonteroso quanto deleterio... ricordo la disperazione di mia madre, quando diceva che mio padre gli entrava di continuo "a frotte" in cucina. Quella singola persona che entra "a frotte" l'ho sempre trovata una definizione geniale... chissà che il gene dello scrittore non mi venga proprio dalla mamma, anche se aveva solo la quinta elementare... :)
RispondiEliminaBellissima anche la definizione di "stanco per contratto": in quanto nato stanco mi ci sono riconosciuto (ma io sono al tempo stesso meglio e peggio: peggio perché spesso sono stanco senza fare NIENTE, meglio perché non lo faccio MAI pesare agli altri...:D)
Ti abbraccio, carissima!
Ciao caro Nick,
RispondiEliminaBellissima espressione davvero, quella di tua mamma, che rende proprio l'idea dell'impaccio che certi mariti portano con sé.
In quanto al gene dello scrittore, da dovunque venga è un gran dono per te e per chi ti legge!
Un abbraccio
Nina
Da quando siamo pensionati, mio marito ed io, è nata una competizione feroce. Ho imparato a conoscerlo meglio e quindi a fidarmi di meno. Ora sono io che ho una memoria più attendibile e sono garante della cronologia degli impegni quotidiani.
RispondiEliminaIn quanto al disbrigo delle faccende domestiche è una lotta continua sull'approccio considerato migliore: un vero inferno in qualche frangente. Però non mollo perché deve capire chi è che comanda, cioè io, benché io detesti comandare come l'essere comandata. Il modo di vivere la quotidianità è molto diversa fra uomo e donna, alla fine bisogna cercare di capire o lasciar perdere.
Nina, hai saputo descrivere con divertita ironia il quadro familiare soprattutto per quanto riguarda i "pochi" impegni fra casa e lavoro. Complimenti! Io tifo per te :)
Un abbraccio
Nou
Cara Nou, il tuo commento mi fa felice, perché mi sento capita al cento per cento, soprattutto apprezzata nel mio lato tragi...comico!
RispondiEliminaAnch'io non amo comandare né essere comandata, ma va da sé chi è più capace e chi ha sempre ragione che siamo sempre noi!
Grazie, ricambio l'abbraccio e il tifo!
Ciao Nina .
RispondiEliminaDa quanto tempo non venivo da te . Proprio ora ho letto il commento che mi hai lasciato . Domani ripasso da te per leggere questo tuo racconto con più attenzione , visto che sono le 23.10 ed ora di andare a nanna . Ti lascio la buona notte e un bacio . Lina .
Tesoro mio nel tuo racconto ci vedo quasi tutta l'umanità e il sorriso è d'obbligo, pensa che il mio compagno era proprio un caso a parte...
RispondiEliminaChe bella gran botta di fortuna che ho avuto!!!
Non desidero pensare a queste cose laceranti altrimenti tra la gamba e il resto, mi trovo davanti un bel treno in movimento....
Ti stringo forte....
Cara Nella, grazie!
EliminaCome ti va? spero bene. Sai che anche il mio ginocchio, forse per solidarietà. si è messo a protestare?
Sabato farò una risonanza...
Ti abbraccio anch'io e a presto!
Molto ben descritto questo quadro familiaree; ti assicuro che "lo vedo" tuo marito, serio e compunto, mentre porta a compimento i suoi doveri.
RispondiEliminaPiù o meno fa così anche mio marito e guai a fargli osservare che avrebbe potuto fare in un altro modo. Ho imparato a guardarmene bene , così tutto fila molto meglio.
Un abbraccio.
Cristiana
Ciao Cristiana, ci hai preso: serio e compunto, e direi decisamente scarso di senso dell'umorismo. Evidentemente ci compensiamo!
RispondiEliminaGrazie della tua gradita presenza e un augurio di buone feste, ciao.